Breve storia dell’Echinacea
Le prime informazioni sull’introduzione di questa pianta nella medicina pratica si trovano nel 1904, anno in cui la tintura di Echinacea era uno dei prodotti più venduti in America.
Due decenni dopo, intorno al 1930, iniziò la coltivazione e l’utilizzo della pianta, soprattutto in Germania, paese che fornirà i più importanti studi e lavori scientifici dei nostri giorni sul valore terapeutico dell’Echinacea.
Da questo momento in poi la popolarità della pianta cresce rapidamente e il suo utilizzo si generalizza in tutto il mondo.
L’Echinacea per aumentare le difese immunitarie
Noi umani siamo continuamente esposti a virus, batteri, funghi e parassiti, tutti organismi che vivono a discapito di altri organismi e che influiscono sul corretto funzionamento dei nostri naturali sistemi di difesa. Per questo è opportuno e consigliato agire in prevenzione così da mantenere sempre il sistema immunitario attivo e forte per combatterli e impedire lo sviluppo di malattie.
Fornire al nostro corpo risorse naturali come l’Echinacea è molto importante per rafforzare il sistema immunitario e scongiurare l’insorgere di patologie quali febbre, tosse ed altre condizioni di basso rilievo clinico.
La presenza di derivati dell’acido caffeico nella pianta le permettono di svolgere una straordinaria azione immunostimolante, migliorando le naturali difese dell’organismo?.
Ovviamente, per sfruttare al massimo le proprietà benefiche dell’Echinacea, è consigliabile affiancare all’uso della pianta delle buone abitudini. Ci riferiamo allo svolgimento di una routine quotidiana di abitudini sane, come prendersi cura della propria dieta, dormire bene, fare sport, attenzionare la propria igiene, non fumare, evitare stress e ansia.
Evidenze scientifiche dell’Echinacea per il sistema immunitario
Numerosi studi clinici hanno dimostrato l’efficacia dell’Echinacea per la prevenzione e il trattamento dei processi virali e quindi, per il rafforzamento del sistema immunitario in generale.
In particolare lo conferma una meta-analisi pubblicata su The Lancet, famosa rivista scientifica inglese. Alcuni ricercatori dell’Università del Connecticut hanno effettuato un test scientifico con una revisione di quattordici studi, in cui vengono analizzate le proprietà dell’Echinacea nel trattamento del comune raffreddore.
Gli studiosi dopo la ricerca hanno concluso che un intervento precoce con una formula standardizzata di Echinacea, determina una riduzione della gravità dei sintomi nei soggetti con infezione del tratto respiratorio superiore.
I soli pazienti che devono fare attenzione all’assunzione dell’Echinacea sono quelli che svolgono una terapia immunosoppressiva. Infatti i principi attivi della pianta potrebbero interferire con lo stato di salute del paziente, riducendo o amplificando l’azione dei farmaci immunosoppressori.